"L'uomo e il mare", scultura di Turi Azzolina, Lungomare di Giardini Naxos.
La condizione biologica del Mediterraneo è drammatica. In realtà, il Mediterraneo è un grande lago avente lo stretto di Gibilterra come unico punto di scambio con l'Oceano Atlantico. Perciò, il ricambio delle sue acque è lentissimo e difficile ( impiega circa 80 anni) e quindi non può sopportare carichi d'inquinamento eccessivi, come quelli attuali.
Eppure si vorrebbe continuare ad inquinare con nuove trivellazioni di petrolio in off-shore.
La conseguenza sarebbe la morte biologica del Mediterraneo: un prospettiva drammatica, inaccettabile per i popoli rivieraschi, per il mondo intero. Per salvarlo bisogna dire un secco no al petrolio e agli altri veleni.
Il MEDITERRANEO HA BISOGNO DI UNA STRATEGIA DI DISINQUINAMENTO NON DI NUOVE TRIVELLE!
Lo dobbiamo alle generazioni future perchè il Mediterraneo non è solo un'incantevole "massa liquida", con le sue coste luminose, pittoresche e cariche di storia, è anche "madre" e culla delle più grandi civiltà umane, venute dal mare e diffusesi sulla Terra. Salviamolo, finchè c'è tempo. (a.s.)
venerdì 15 novembre 2013
SALVIAMO IL MEDITERRANEO DA NUOVI PERICOLI D'INQUINAMENTO
BASTA PETROLIO! Il Mediterraneo muore
15 novembre 2013 alle ore 12.10
"L'uomo e il mare", scultura di Turi Azzolina, Lungomare di Giardini Naxos.
La condizione biologica del Mediterraneo è drammatica. In realtà, il Mediterraneo è un grande lago avente lo stretto di Gibilterra come unico punto di scambio con l'Oceano Atlantico. Perciò, il ricambio delle sue acque è lentissimo e difficile ( impiega circa 80 anni) e quindi non può sopportare carichi d'inquinamento eccessivi, come quelli attuali.
Eppure si vorrebbe continuare ad inquinare con nuove trivellazioni di petrolio in off-shore.
La conseguenza sarebbe la morte biologica del Mediterraneo: un prospettiva drammatica, inaccettabile per i popoli rivieraschi, per il mondo intero. Per salvarlo bisogna dire un secco no al petrolio e agli altri veleni.
Il MEDITERRANEO HA BISOGNO DI UNA STRATEGIA DI DISINQUINAMENTO NON DI NUOVE TRIVELLE!
Lo dobbiamo alle generazioni future perchè il Mediterraneo non è solo un'incantevole "massa liquida", con le sue coste luminose, pittoresche e cariche di storia, è anche "madre" e culla delle più grandi civiltà umane, venute dal mare e diffusesi sulla Terra. Salviamolo, finchè c'è tempo. (a.s.)
"L'uomo e il mare", scultura di Turi Azzolina, Lungomare di Giardini Naxos.
La condizione biologica del Mediterraneo è drammatica. In realtà, il Mediterraneo è un grande lago avente lo stretto di Gibilterra come unico punto di scambio con l'Oceano Atlantico. Perciò, il ricambio delle sue acque è lentissimo e difficile ( impiega circa 80 anni) e quindi non può sopportare carichi d'inquinamento eccessivi, come quelli attuali.
Eppure si vorrebbe continuare ad inquinare con nuove trivellazioni di petrolio in off-shore.
La conseguenza sarebbe la morte biologica del Mediterraneo: un prospettiva drammatica, inaccettabile per i popoli rivieraschi, per il mondo intero. Per salvarlo bisogna dire un secco no al petrolio e agli altri veleni.
Il MEDITERRANEO HA BISOGNO DI UNA STRATEGIA DI DISINQUINAMENTO NON DI NUOVE TRIVELLE!
Lo dobbiamo alle generazioni future perchè il Mediterraneo non è solo un'incantevole "massa liquida", con le sue coste luminose, pittoresche e cariche di storia, è anche "madre" e culla delle più grandi civiltà umane, venute dal mare e diffusesi sulla Terra. Salviamolo, finchè c'è tempo. (a.s.)
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