Sanaa Prima (foto mia) |
Sanaa Oggi |
di
Agostino Spataro
Lo Yemen, ieri sede di civiltà magnifiche, opulente, oggi é
alla disperazione, vittima di massacri, di fame, di malattie a causa di una
guerra ignobile scatenata da contrasti interni e sostenuta dai suoi potenti
vicini sauditi, con armi e aerei venduti da alcuni paesi del
"democratico" occidente. Fra cui l'Italia. Nessuno vede, s'indigna,
decreta sanzioni contro queste dittature "amiche". Tutto va
bene: dopo le bombe, i massacri, gli esodi arriverà (?) la carità pelosa di
certuni che mai si spingono a denunciare le vere cause, i responsabili
materiali e morali delle aggressioni e degli abusi. Ai bambini, al popolo
yemeniti massacrati non basta l'elemosina; prima di tutto bisogna fermare i
bombardamenti e garantire loro la pace, la libertà e la dignità Come ho
cercato di documentare in un mio libro (1), lo Yemen possiede risorse
importanti, materiali e culturali, per risollevarsi. Lo Yemen ha la pioggia! E'
l'unico paese d'Arabia a fruire della pioggia benefica e abbondante,
indotta dai venti alisei, che- da sempre- irrora le valli e le verdi montagne
yemenite e le rende produttive. Un vero miracolo in mezzo all'arido deserto del
"Rab al Khali" che copre l'intera superficie della penisola arabica.
Per altro, c'é da dire che nello Yemen l'uso razionale dell'acqua ha una storia
antichissima, invidiabile. Addirittura, 1700 anni prima di Cristo fu
costruita la grandiosa "Dam" (la diga di cui si parla nella Bibbia e
nel Corano) i cui resti si possono ammirare nei pressi della prima Mareb (2),
l'antica capitale dei sabei, dove Bilqis (la regina di Saba) realizzò per il
suo regno un ruolo-chiave nel sistema dei grandi traffici carovanieri. Bella
e intelligente la regina il cui mito ancora resiste nel cuore degli yemeniti,
nonostante i gratuiti dileggi tramandati! La storia plurimillenaria dello Yemen
si coglie in ogni angolo del suo territorio. Soprattutto a Sanaa, dove si
stagliano belle e originali architetture, uniche al mondo. Per la sua singolare
e fascinosa bellezza, il centro storico di Sanaa fu dichiarato dall'Unesco
"patrimonio dell'umanità".
Purtroppo,
molti di questi edifici e monumenti sono crollati sotto i bombardamenti sauditi
e le cannonate delle due fazioni in lotta nella guerra civile, frutto
avvelenato delle cosiddette "primavere arabe", spesso eterodirette,
che- di fatto- hanno spianato la via al potere alle sette integraliste
islamiche e rafforzato il ruolo delle dittature petroliere (amiche) del Golfo
che, stranamente, non furono toccate dal vento impetuoso di quella ambigua
"primavera".
Di
fronte a tanto strazio, che dire?
Evidentemente,
l'umanità (in realtà i potenti del mondo) non sta proteggendo il popolo
yemenita e il suo prezioso patrimonio che- secondo l'Unesco- le appartiene!
Lo
Yemen é lo scrigno di (quasi) tutti i tesori d'Arabia. Per dire della sua importanza,
della sua unicità richiamo una citazione di Pier Paolo Pasolini (che nello Yemen
girò buona parte del suo "Il fiore delle Mille e una notte") il
quale, restò talmente attratto dalla storia
favolosa di questo Paese, da lasciar scritto: "Architettonicamente, lo
Yemen é il Paese più bello del mondo... ".
Insomma,
di là dello scontro per motivi religiosi (sunniti contro zaiditi), in realtà
questo "scrigno" fa gola agli ingordi, ai prepotenti che vogliono
sistemare le cose del Medio Oriente alla loro maniera, secondo i loro interessi
geopolitici e geostrategici, secondo le direttive formulate dalla dottrina del
"cerchio Mena" e della bizzarra alleanza trilaterale: Usa, Israele e
Arabia Saudita.
Per
questo é stato aggredito e continua a essere massacrato. Impunemente. A noi che
amiamo, intensamente, questo Paese, il suo popolo mite e operoso non resta di
augurar loro che il nuovo Anno porti un accordo fra le fazioni in conflitto e
quindi la Pace nella regione, per farli uscire dal terribile inferno in cui
sono stati gettati. (a,s,)
(1)
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(2)
di Mareb ve ne sono tre: la prima é quella di Bilqis; la seconda é una città-
fantasma, abbandonata per punizione perché nel conflitto anti Imam (1962)
parteggiò con i realisti sostenuti dai sauditi; la terza é l'attuale, divenuta
centro organizzativo e base di partenza delle forze di Hadi sostenuto e armato
dai sauditi contro gli Hutu (zaiditi) che hanno in mano Sanaa e gran parte del
territorio nazionale.
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